Il petto arcuato (PA), noto anche come sindrome di Currarino-Silverman, o petto carenato di tipo II, è una deformità congenita rara della parete toracica caratterizzata dalla sporgenza e dalla precoce ossificazione dello sterno.
Le attuali strategie di correzione chirurgica sono di tipo minimamente invasive e mirano a riposizionare lo sterno nella sua corretta posizione.
La sternotomia a cuneo viene eseguita nel punto più sporgente dello sterno, tentando di preservare la base posteriore dello sterno (a contatto diretto con il cuore) e il periostio.
Nella attuale pratica clinica, può essere difficile ottenere un risultato soddisfacente, in quanto la determinazione del corretto angolo di taglio intraoperatorio spesso comporta la necessità di regolare la sega oscillante di taglio, con il rischio di complicanze intraoperatorie e di sovra o sottocorrezione della deformità. Quando questo accade si ricorre a innesti ossei o cartilaginei per colmare le lacune lasciate dopo la sternotomia [4].
In questo contesto, la disponibilità di una dima chirurgica personalizzata in grado di vincolare l’angolo di taglio ottimale, permette di migliorare drasticamente l’esito estetico e, allo stesso tempo, ridurre i tempi chirurgici, le complicanze intraoperatorie ed evitare l’uso di innesti ossei o cartilaginei.
Tecnologia
Per creare una dima di taglio su misura per la sternotomia a cuneo del singolo paziente, si parte da scansione TC che viene poi elaborata per creare una ricostruzione virtuale 3D dello sterno del paziente. Nel punto più sporgente del difetto, l’angolo che permette sia il riallineamento ottimale dello sterno che la conservazione della corteccia ossea posteriore dello sterno è ottenuto geometricamente attraverso un processo automatizzato. Il modello 3D viene poi utilizzato per creare una mascherina chirurgica virtuale, adattata alla faccia superiore dello sterno. Il suo disegno è composto da: due fori in cui inserire le viti in titanio, per fissare la dima allo sterno, e due fessure per guidare l’inserimento della sega a forza oscillante secondo l’angolo calcolato. Le asole contengono un blocco di sicurezza per evitare che la lama superi il periostio posteriore, per preservarlo. La lama viene fermata da 3 a 5 mm al di sopra della placca ossea posteriore, a seconda dello spessore. Dopo aver simulato virtualmente la resezione, per verificare l’adattabilità della mascherina allo sterno del paziente e aver confermato che il riallineamento sternale risulti corretto, sia lo sterno che la mascherina vengono stampati consentendo così ai chirurghi di simulare l’intervento, prima della procedura vera e propria. La dima di taglio viene poi stampato in lega di titanio e sterilizzato per uso intraoperatorio.
Esperienza clinica
La dima di taglio così realizzata è stata utilizzata in quattro interventi per il trattamento chirurgico del PA. Non sono state riscontrate complicazioni intraoperatorie e le radiografie toraciche post-operatorie di tutti e quattro i pazienti hanno mostrato un riallineamento e una stabilizzazione sternale ottimale. Al follow-up le immagini post-operatorie hanno mostrato un risultato estetico ottimale, con elevata soddisfazione del paziente.