La possibilità offerta dalle tecniche 3D di simulare il risultato finale dell’intervento prima di eseguirlo sono applicabili anche per il trattamento dell’ipertelorimo. Le immagini che mostriamo delle ricostruzioni 3D e degli studi preoperatori si riferiscono al caso di un piccolo paziente affetto da ipertelorismo e già sottoposto in passato ad intervento chirurgico per la correzione di una plagiocefalia anteriore destra. Il paziente si presentava con un importante dismorfismo della regione cranio-facciale (Figura 1).
Lo studio cefalometrico basato sui punti di repere intorno alle orbite ha evidenziato delle importanti asimmetrie anche superiori ai 2mm. Dall’analisi delle misure di asimmetria effettuate considerando i punti di repere dell’orbita sinistra rispetto ai corrispettivi dell’orbita destra è stato possibile effettuare una diagnosi molto più precisa della geometria del cranio del paziente (Figure 2 – 4).
A seconda del piano di vista considerato è possibile stabilire la condizione geometrica esatta delle orbite in termini di simmetria.
Direzione perpendicolare al piano sagittale mediano (Figura 2): L’orbita sinistra risulta spostata lateralmente dell’orbita destra.
Direzione perpendicolare al piano trasverso (Figura 3): i punti di repere in alto dell’orbita sinistra risultano essere fino a 5mm più in basso rispetto ai corrispondenti dell’orbita destra. I punti di repere in basso risultano invece essere sulla stessa linea orizzontale.
Direzione perpendicolare al piano frontale (Figura 4): tutti i punti di repere dell’orbita sinistra risultano molto spostati in avanti rispetto all’orbita destra (differenza maggiore di 2mm).
I risultati dell’analisi cefalometrica hanno permesso di definire gli spostamenti per un riposizionamento simmetrico delle orbite. Tali spostamenti risultano essere molto complessi, riguardando traslazioni e rotazioni nello spazio di entità molto diversa fra loro.
Data la complessità del caso e le forti asimmetrie misurate, le osteotomie necessarie ed il successivo riposizionamento delle orbite sono quindi state simulate pre-operativamente (Figura 5). Sono state quindi progettate delle dime specifiche per il paziente con il fine di guidare le osteotomie ed il successivo posizionamento simmetrico dei segmenti ossei. Ciò permette di ottenere un risultato per quanto possibile vicino a quanto simulato, minimizzando le asimmetrie e massimizzando il risultato sia estetico che funzionale.